Se stai iniziando a scrivere copy, questa sales letter criticata è l’ideale per te

CRITICA-SALES

“Ok il copy, ma nella sostanza… come si fa?”

Questo articolo vuole essere rapido, diretto al punto e d’aiuto – per te che in questo momento non sai esattamente come districarti nella foresta di informazioni sul copy.

Magari hai sentito parlare di sales letter e dei risultati strepitosi che portano a chi ne scrive di efficaci. E magari ne hai iniziata a scrivere anche tu una, adesso.

Tuttavia ti senti un po’ confuso…

Hai studiato corsi, letto articoli e materiale per scrivere copy efficace… ma passare dalla teoria alla pratica è più complicato di quello che sembrava.

I pezzi che hai scritto non ti convincono sino infondo… eppure pensi di aver applicato le regole alla lettera e non riesci a capire cosa c’è che non va! E questa sensazione di insoddisfazione non ti da tregua…


Ti senti mai così dopo aver scritto un pezzo di copy?   

Quindi…

Con questo articolo ho deciso di estrarre dallo scrigno segreto dei file sul gruppo privato Copy Academy una critica ad una sales letter piuttosto particolare.

Perché ho scelto di mostrarti questa critica?

Primo, perché credo potrebbe interessarti scoprire concretamente come funzionano le critiche all’interno dell’Academy.

(E quindi capire in che modo sono di radicale impatto nel rapido miglioramento degli iscritti).

Secondo – e ancora più importante – l’ho scelta perché la sales letter che ho criticato la considero caratteristica di chi inizia.

Perciò, se ti stai affacciando adesso al mondo del copywriting, ci sono ottime possibilità che il pezzo che hai scritto sarà qualcosa di simile a quello che stai per leggere…

Ecco perché è molto probabile che riuscirai facilmente a traslare le lezioni e gli spunti contenuti, in qualunque pezzo tu stia lavorando in questo momento. E questo ti permetterà di renderlo immediatamente più efficace.

Ora bando alle ciance… sei pronto?

Partiamo!

NERO: sales letter dello studente academy.

ROSSO: critica.


Stai cercando il modo più semplice ed equo per valutare la preparazione dei tuoi studenti?

Manca la formattazione. Questa (e quelle 4 che seguono) sono pre-headline deduco. Quindi idealmente le metterei centrate e in grassetto.

Questa prima è OK se il tuo target sta REALMENTE cercando questo.

Ricorda di disegnare un avatar (avatar = un doc in cui descrivi chi è, cosa desidera e quali sono le paure del tuo potenziale cliente) chiaro e specifico prima di scrivere il copy in modo da sapere esattamente a CHI stai parlando.

Vuoi conoscere il grado di preparazione dei tuoi studenti con un metodo sicuro ed efficace?

“sicuro” => se usi questo termine significa che normalmente i metodi non sono sicuri?

“efficace” => in che senso? Vuoi dire rapido?

Vuoi che i tuoi test di verifica dell’apprendimento ti diano molto di più di un semplice risultato di valutazione?

“molto di più” => che cosa esattamente? Non lasciare spazio all’interpretazione. Sii il più specifico che puoi.

Pensi che preparare test di verifica diversi tra loro ma con lo stesso grado di difficoltà sia troppo complicato?

Iniziano ad essere tante queste domande e rischi di appesantire la lettura… Io mi fermerei a 3. Le 3 cruciali che fanno esclamare al tuo target “Cazzo sì!” Poi arriva al dunque.

Questa domanda mi sembra poco chiara – ma probabilmente è perché io non sono in target e non ho la più pallida idea di che cosa tu stia parlando.

Cerchi un metodo scientifico per la creazione di test valutativi efficaci e personalizzati?

Sta effettivamente cercando un “metodo scientifico”?

Ricorda: devi continuare la “conversazione” che è già in atto nella sua testa. A cosa sta pensando in questo momento (relativamente al tuo settore)? Quali sono le sue frustrazioni peggiori? Le sue paure più profonde? I suoi desideri più intimi? Parti da lì.

Ecco quello che fa per te!
Ecco il software che stavi cercando!

STOP. Usando queste frasi viene percepito come spudoratamente manipolativo e “pubblicitario”. Risultato? Alzi le difese delle persone in maniera inevitabile.

Come risolvere?

Scrivi una headline più soft – da testata giornalistica – del tipo:

“Ecco finalmente il primo software che ti permette di…” => sii più specifico che puoi

Questo è il software che ti aiuterà a valutare il grado di apprendimento dei tuoi studenti in modo equo ed efficace.

Ok, qui hai messo qualche dettaglio. Ma hai bisogno di metterne di più. Quali sono i benefici che proverà nella propria vita questa persona? Risparmio di tempo? Di denaro? Niente più mal di testa e stress perché è tutto automatico? Che cosa?

Con il programma TCS potrai creare test di valutazione ad hoc per ogni disciplina e per ogni livello di apprendimento.

Parti in quarta e non crei alcun tipo di empatia.

Perché non un classico:

“Caro amico,

(creazione di empatia con una storia “posso immaginare come ti senti… hai questi problemi… ti succede questo… ecc… anche a me succedeva… infatti ricordo che… per questa ragione puoi immaginare quanto sono stato entusiasta quando… ecc…)”

Una roba del genere ti serve per creare un minimo di empatia. Così è troppo fredda. Troppo “pubblicità”.

TCS è il programma ce ti permette di preparare test di valutazione diversi tra loro ma con lo stesso livello di difficoltà.

Con TCS puoi ottenere i test che meglio si adattano ai tuoi studenti e al loro livello di preparazione.

Parli di caratteristiche. Devi aggiungere sempre benefici. Che significa nella loro vita questa caratteristica di cui parli? Ancora, risparmio di tempo, denaro, meno stress, meno pensieri, ecc.?

Scopri come preparare test di valutazione equi ed efficaci in modo semplice e veloce.

Qual è lo scopo di questa frase? È un link che riporta ad un’altra pagina?

Finalmente il programma che genera i test di valutazione per i tuoi studenti seguendo i dati da te inseriti mescolandoli tra loro per darti compiti diversi l’uno dall’altro ma con lo stesso livello di difficoltà.

Questa frase non è molto chiara. Almeno, io non ho capito che vuoi dire, magari mi saprai spiegare meglio a voce.

TCS: il metodo per la creazione di test valutativi che ti facilita il compito!

Come?

Una delle regole basi del copy è:

DIMOSTRA, NON DIRE.

Tradotto significa spiegare i processi e presentare FATTI – e non dare MAI opinioni personali basate sul nulla. Prima gli spieghi COME gli facilita il compito poi gli dici, “guarda, come hai visto questo ti fa risparmiare almeno 4 ore alla settimana”.

Dimostra, non dire.

Sei un insegnante e cerchi il metodo più efficace per preparare i tuoi test di classe? Se vuoi preparare test di valutazione per la tua classe che siano diversi per forma e contenuto ma uguali per grado di difficoltà, ecco il programma che ti permette di fare tutto ciò e molto altro in pochi semplici passi.

Tutta questa parte è mi sembra ottima come pre headline (prima parte) e headline (seconda parte). Tuttavia, messa in questo punto della lettera, la rende solo più meccanica e artificiale. Rompe il flusso della lettura.

Ripeto, questa però è la linea che devi seguire per pre headline e headline.

Tutti noi sappiamo quanto sia importante per un insegnante riuscire a valutare correttamente e in modo equo la preparazione dei propri studenti, per poter trovare il percorso migliore per ognuno di essi ma con una strada comune. E’ difficile preparare i test di valutazione ed ancora più complesso è crearne diversi per lo stesso argomento che siano in grado di evitare copiature e nello stesso tempo però che possano garantire un equo metodo di valutazione all’insegnante. Inoltre, preparare ogni volta test diversi per evitare che gli studenti possano copiare ed inficiare quindi il risultato del test richiederebbe un tempo eccessivo se si pensa che mediamente ogni classe è composta da 20/25 alunni e che per ogni modulo didattico è richiesta una valutazione per vedere l’andamento scolastico di ciascun alunno. E poi, come potremmo essere certi ogni volta che il grado di difficoltà sia lo stesso per ogni test che abbiamo composto? Sarebbe difficile e chiaramente eccessivamente dispendioso in termini di tempo ed energie da parte dell’insegnante, che dovrebbe creare i test, compararli preventivamente per definirne il grado di difficoltà e poi correggere ogni singolo test in modo diverso. Diventerebbe estremamente complicato anche dare una valutazione che sia realmente equa per ciascun test.

Bravo. Qui crei empatia.

Alcuni appunti:

  • Paragrafo mostruosamente lungo. Attieniti alle 4-5 righe al massimo. Poi spezza e creane uno nuovo altrimenti crei l’effetto “muro di testo” che annoia la lettura.
  • Presentati prima di creare empatia. Chi sei tu? Perché conosci queste cose? Parli per esperienza? Perché dovrebbe starti a sentire?
  • Il paragrafo pecca un po’ di anima e di naturalezza. Applica questa regola d’ora in poi al tuo copy. Scrivi come se stessi parlando con un amico al bar. Come gli spiegheresti quello di cui gli devi parlare?

Avete mai pensato che un test di valutazione sia anche uno strumento utilissimo per capire se la strada intrapresa dall’insegnante sia quella giusta per ciascuno dei suoi studenti? Da ogni test è possibile estrapolare dei dati che non siano solo indicatori del grado di preparazione degli studenti, ma che diano all’insegnante stesso uno strumento per reimpostare il percorso didattico di volta in volta seguendo i progressi o le difficoltà di ciascuno dei propri studenti. “Posso andare avanti con il programma?”, “Occorre rallentare per riprendere qualcuno dei miei studenti che non sta al passo con gli altri”, “Quali sono gli argomenti che creano maggiori difficoltà ai miei studenti?”, “Posso approfondire questo argomento per dare agli studenti qualche informazione in più?”. Sono queste le domande che ciascun insegnante si pone quotidianamente pensando alla sua classe.

  • Parla SEMPRE al singolare. “Tu” non “voi”.
  • Un po’ troppo formale – ricorda la regola dell’amico di cui sopra. Per esempio, introduci le domande (che sono ottime) così:“Ogni insegnante appassionato del suo lavoro (e probabilmente anche tu) vive il suo percorso scolastico domandosi costantemente 4 domande al fine di [inserisci il motivo].”Senti quanto è più personale? Inoltre c’è anche qualche trucco che polarizza il messaggio. “appassionato del suo lavoro” => esclude automaticamente chi non lo è (e non è in target) e aumenta l’interesse di chi invece lo è
  • Stesso discorso vale per il paragrafo troppo lungo e si applica anche a tutti quelli sotto

TCS dà risposte concrete a tutte queste domande, perchè consente di semplificare il lavoro dell’insegnante e gli fornisce i mezzi per programmare il suo lavoro in modo efficace ed estremamente produttivo. Grazie a questo software ogni insegnante potrà formulare test di valutazione secondo lo schema delle Risposte Multiple e del Vero/Falso, diventato ormai lo standard per le valutazioni scolastiche a tutti i livelli, dalla scuola primaria fino all’istruzione universitaria. Attraverso il Test Cloud System è possibile inserire innumerevoli domande con le relative risposte esatte in un database organizzato per argomenti, per grado di difficoltà e per Tag. Questo permette di formulare velocemente test differenti, con differenti risposte e in ordine diverso per l’argomento selezionato dal docente. In questo modo il lavoro dell’insegnante risulterà notevolmente semplificato per una valutazione rapida ed efficace della preparazione della propria classe di alunni.

  • Rendi questa parte bullet point.
  • I bullet sono elenchi puntati come questi che sto scrivendo io.
  • Ricorda sempre di crearli così: caratteristica + beneficio (specifico). Un trucco per aggiungere il beneficio in modo semplice è scrivere “questo significa che” => beneficio che sperimenterà da quella caratteristica.
  • Comunque vedo che hai specificato spesso il beneficio, bene. Ordinali sottoforma di lista e aggiungi dove manca.

Ma com’è nata l’idea del TCS? Beh devo ammetterlo, si è trattato di un’idea che si è sviluppata da una necessità personale, da insegnante di Fisica in una scuola superiore, mi sono trovato spesso a dover valutare la preparazione dei miei studenti e spesso ero in difficoltà quando leggevo compiti scopiazzati l’uno dall’altro e non riuscivo a capire chi avesse copiato da chi. Una sensazione davvero frstrante, perchè ero in difficoltà nel capire chi aveva realmente studiato e compreso un argomento e chi invece aveva bisogno di un ripasso o di un approfondimento. Il mio obiettivo è sempre quello di portare i miei studenti al massimo del loro potenziale e soltanto con una valutazione corretta posso capire come strutturare le mie lezioni per ognuno di loro. Così ho pensato di trovare un metodo che potesse aiutarmi proprio dove io ero in difficoltà e con l’aiuto di un programmatore esperto abbiamo sviluppato questo software, lo abbiamo testato, lo abbiamo corretto più e più volte fino a raggiungere il risultato finale, il Test Cloud System. Un programma che ha risolto gran parte dei miei problemi con i test di valutazione perchè grazie a questo innovativo software il mio lavoro si è notevolmente semplificato ed è conseguentemente migliorato, con buona riprova sulla mia classe di alunni.

  • Non gli interessa com’è nata l’idea. Cosa gli interessa invece? La storia di come hai risolto il problema che avevi. Quindi, riaggancia tutta questa parte all’inizio dove ti ho consigliato di creare empatia. Mettici tutta questa parte in cui loro si possono rivedere. Parla del problema e di come eri disperato. Dipingi un quadro vivido e orrendo. Dopodiché => “ho trovato la soluzione si chiama Test Cloud System. Ecco di cosa si tratta”

Il TCS è in grado di creare un numero potenzialmente illimitato di test random, per l’argomento scelto dal docente, nei quali cambiano le domande, la loro posizione nel foglio, l’ordine delle risposte e le risposte stesse in modo che ogni test sia diverso da un altro. Grazie alla “realtà aumentata” poi l’insegnante potrà correggere il test in modo facile e veloce, limitando al massimo la percentale di errore, semplicemente scattando una foto del test. Una volta ottenuti i risultati di tutti i test, il potente e semplice modulo statistico consente all’insegnante di sapere quali siano stati gli argomenti e le domande più ostiche o, viceversa, quelli meglio “imparati” dagli allievi attraverso l’analisi statistica delle loro risposte ai quesiti somministrati. Per le classi che dispongono di tablet, smartphone, netbook o altri dispositivi informatici, c’è la possibilità per l’insegnante di sottoporre al volo test e questionari ai propri studenti e di analizzarne i risultati in tempo reale. Tutto questo semplicemente inquadrando un QRcode con il proprio dispositivo che invierà poi il test selezionato dal docente a tutti gli alunni, i quali potranno immediatamente rispondere ai questionari dai loro dispositivi abilitati. In pochissimo tempo l’insegnante avrà il feedback per l’argomento che ha deciso di sottoporre ai suoi studenti.

  • “Ecco come funziona”. Spiega meglio però che significa ogni punto. Pensa che il tuo potenziale cliente è un bambino di 5 anni. Riuscirebbe a capire quello che dici?
  • (Promemoria: paragrafi troppo lunghi, ora e pure tutti gli altri)
  • Rendi tutto il testo più informale. Ti stai rivolgendo a lui. Non parlare di “l’insegnate” parla di “TU avrai il feedback” ecc.

E per quegli insegnanti che trattano lo stesso argomento in classi diverse, con livelli di difficoltà differenti? Con TCS lo stesso argomento può essere testato a diversi livelli di difficoltà, senza dover rifare tutto daccapo. L’insegnante sceglie il livello e il TCS fa tutto il resto.

  • “E se sei un insegnante che tratta lo stesso argomento in classi diverse?” => così.

Stesso discorso per il calcolo del punteggio dei test, è possibile calcolarli automaticamente secondo più griglie e secondo i criteri personali del docente. E’ l’insegnante che stabilisce i criteri di valutazione e i punteggi da assegnare a risposte esatte e sbagliate, è l’insegnante che fissa un punteggio massimo attribuibile (associato ad esempio al livello di difficoltà del test) e il sistema calcola automaticamente il punteggio conseguito da ciascun allievo.

  • Tutta questa parte rischia di essere un po’ complicata perché non proprio chiara. Dovresti utilizzare foto / screen o tutto quello che ti serve per renderlo a prova di idiota.
  • Ricorda la legge di Murphy. “Tutto quello che può essere mal interpretato sarà mal interpretato”

Un metodo estremamente semplice che ti permetterà di creare test di valutazione a prova di copiatura e che ti consentiranno di avere risultati in tempo reale velocizzando così i tempi di correzione dei test e ottenendo molto di più di un mero risultato numerico, attraverso le analisi statistiche otterrai dati importantissimi per la programmazione del percorso formativo dei tuoi alunni.

  • Ok
  • Manca la parte delle testimonianze e della CTA. Digli perché devono agire subito e spiegagli esattamente come farlo.

Ricevere una critica al proprio pezzo è come farsi un bagno d’acqua davvero gelida.


Ricevere una critica ad un proprio pezzo: non è per tutti. 

Il tuo ego è minacciato.

Dopo tutti gli sforzi dedicati alla scrittura del pezzo, da una parte speri che il tuo trainer sia “delicato” con te… ma dall’altra vuoi che ti colpisca con la dura “mazza della realtà” così che tu ti possa rialzare più forte e con un pezzo più affilato.

Ecco, queste credo siano le sensazioni che provano gli studenti della Copy Academy quando devono ricevere la critica ad un loro pezzo…

E, prova a pensarci per un secondo:

Riesci ad immaginare un metodo più efficace per migliorare il proprio copy che leggere una critica personalizzata ad un proprio pezzo da un copywriter più esperto?

Personalmente non mi viene in mente NIENTE di meglio che ti possa permettere di potenziare il tuo copy – e quindi di rendere dannatamente più profittevole ogni tua promozione – rispetto a questo.

Quindi, come puoi ricevere anche tu la critica personalizzata ad un tuo pezzo PRIMA di mandarlo in stampa – così da aumentare le possibilità che questo si riveli una miniera d’oro per il tuo conto in banca?

La risposta la trovi qui:

=> certificopy.com/accademia

Mattia Paganelli

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