Mentre gli altri si prendono i like, tu prenditi i loro soldi

 

 

In questo articolo voglio mostrarti un’enorme opportunità che giace proprio sotto il naso di tutti…

Finché la maggior parte dei marketer butta soldi in modo sciagurato badando più ai like che alle vendite, tu puoi spazzolare tutti i soldi che vengono lasciati sul piatto con il minimo sforzo.

Ecco perché voglio mostrarti come sfruttare correttamente il traffico (ancora sotto-prezzato) online delle grandi piattaforme come Facebook, Google, Youtube, Instagram e altri…

Quindi se sei un imprenditore adesso hai la possibilità di portarti a casa un numero altissimo di clienti ad un prezzo bassissimo.

La cosa più bella è che quasi nessuno sa che esiste questo immenso pozzo di petrolio e, a maggior ragione, hai la possibilità OGGI di sfruttare appieno questa immensa occasione di guadagno.

Ma partiamo con ordine…

 

Perché le persone investono nelle Facebook Ads.

 

Secondo una ricerca condotta dall’autorevole fonte di Adespresso, le persone che investono nelle Ads di Facebook hanno diversi obiettivi:

 

Perché le persone investono nelle Facebook Ads

 

Sintetizzando il grafico i dati sono i seguenti:

  • Campagne con obiettivo “Post Engagement”: 65,61% – Campagne “Traffic (link clicks)”: 13,02%
    – Campagne “Video Views”: 7,89%
    – Campagne “Page Link”: 5,53%
  • Campagne “Conversions”: 5,26%
  • – Altre: 2,69%

Come potrai notare dai dati riportati, ben il 65% di tutta la torta pubblicitaria è rappresentata dai “post engagement”.

In sostanza, quasi i tre quarti dei soldi spesi su facebook hanno come obiettivo quello di portare più gente possibile a commentare e a mettere like.

“Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò chi sei”

…scrisse un poeta spagnolo nel secolo scorso, e questa frase appare assai vera anche nel online marketing.

Infatti se il tuo obiettivo è inseguire le cosìddette vanity metrics, di cui i post engagement ne sono la massima espressione, allora non vi sono dubbi sul fatto che sei ancora un “civile”.

Ora non voglio dire che sia del tutto inutile spendere soldi nei post engagement, altrimenti il buon Zuckerberg non l’avrebbe incluso tra gli obiettivi possibili…

… tuttavia è molto probabile che, in questo caso, il vero obiettivo di Mark sia stato solo quello di arricchire se stesso!

Del resto, non ha alcun senso spendere soldi per lisciare il proprio ego.

Un altro dato rilevante che emerge dal grafico riguarda la percentuale in conversioni.

Appena un 5,26% di persone che investono in Facebook Ads ha come obiettivo principale quello di convertire in termini di monetizzazione.

Il restante 95% del budget viene letteralmente sprecato in ads che non portano nessun ritorno reale dell’investimento.

Immagino che se sei un imprenditore non ti abbia fatto piacere leggere questi dati…

… d’altronde non deve essere bello scoprire che l’agenzia di media buying a cui ti rivolgi sta polverizzando il 95% del tuo budget in inutili attività che non portano nessun risultato…

… per dedicare solo il 5% all’unica cosa che ha senso quando si investe denaro in pubblicità, ovvero acquisire clienti in target in front end per poi monetizzarli con il back end.

Tuttavia, se tu sei un imprenditore o anche un aspirante marketer, questa classifica nasconde un enorme tesoro.

 

Come sfruttare gli errati investimenti che gli altri fanno per massimizzare le tue conversioni attraverso le Facebook Ads.

 

Finchè la maggior parte dei marketer butta soldi in modo sciagurato badando più ai like che alle vendite, tu puoi spazzolare tutti i soldi che vengono lasciati sul piatto con il minimo sforzo.

Mentre gli altri si prendono i like tu prendi i loro soldi

Vedi, il senso del titolo sta tutto qui: mentre loro si prendono i like tu ti prendi i loro soldi.

È come giocare a Poker con chi non conosce le carte, portarsi a casa il piatto è un gioco da ragazzi.

Là fuori ci sono sterminati giacimenti di Petrolio digitale pronti per essere estratti da chi ha capito le regole del gioco.

Questo è ancor più vero in Italia, dove gli spazi pubblicitari sono enormemente sotto prezzati, quindi è più facile sedersi al tavolo per giocare.

Quindi se sei un imprenditore adesso hai la ghiotta possibilità di portarti a casa un numero altissimo di clienti ad un prezzo bassissimo.

Questa opportunità non durerà per sempre perché è inevitabile che prima o poi la classifica che ti ho mostrato all’inizio si capovolga e i soldi veri verranno spesi per acquisire clienti e non per prendere like.

Al momento però, le porte sono ancora aperte ed è importante iniziare subito a ragionare seguendo le immortali regole del Direct Response Marketing.

Se inizierai sin da subito a focalizzarti su quello che devi fare per trasformare il traffico che non possiedi nel traffico che possiedi, allora potrai fare grandi scorte del petrolio digitale presente e per i tuoi competitor sarà quasi impossibile portartelo via.

Infatti non si tratta di arraffare tutto il possibile nel poco tempo in cui gli altri player continueranno a barattare i loro soldi con degli inutili like, ma si tratta di acquisire un vantaggio competitivo che ti consentirà di sederti al tavolo per sempre.

Perché una volta che avrai imparato ad acquisire clienti di front-end mantenendo un ROI positivo, nessuno potrà più sbatterti fuori dal gioco, perché sarai in grado di finanziare le tue campagne prendendo i soldi direttamente dal mercato.

È un gioco diabolico che al momento in pochi sanno fare, ma se tu saprai essere tra questi avrai vinto la partita.

Il trucco è conoscere a fondo i numeri delle tue campagne per sapere dove e quando spingere di più e, se necessario, sapere anche quanto puoi accettare di perdere soldi in front-end perché hai la certezza di recuperarli in back-end.

Ma per gestire in modo corretto la macchina che ti consentirà di fare tutto questo ti serve una persona competente, in grado di acquisire clienti non solo su Facebook, ma anche su tutte le altre piattaforme digitali come Google e Youtube.

Infatti una delle skill più importanti che deve avere un media buyer a risposta diretta degno di questo nome è quella di saper riconoscere quali sono le fonti di traffico più adatte a portare a casa il maggior numero di lead possibile.

 

Come utilizzare il traffico a pagamento dalle diverse piattaforme per convertire montagne di lead-anche i più inconsapevoli- e portarli ad acquistare il tuo prodotto.

 

La figura del media buyer in questo ambito gioca un ruolo decisamente importante.

Infatti un vero media buyer che si rispetti è in grado di riconoscere quali siano le fonti di traffico più adatte a portare a casa il maggio numero di lead possibile.

Ad esempio, produrre lead in target per la nostra agenzia è molto diverso che produrre lead in target per i nostri corsi di formazione.

Nel caso della formazione è possibile aggredire la domanda latente, attirando un lettore inconsapevole con una idea che lo porta nel nostro funnel anche se in quel momento non aveva la minima intenzione di acquistare un nostro prodotto.

Nel caso dei corsi di formazione Facebook è la piattaforma ideale, se sei bravo ci puoi trovare montagne di lead inconsapevoli che presto si trasformeranno in clienti paganti.

Per l’agenzia la cosa è un po’ diversa, per quanto tu sia bravo a scrivere è impossibile convincere una persona a fare una campagna pubblicitaria se in quel momento non sente l’esigenza di farla.

Quindi per SoLutzione c’è bisogno di lead molto più consapevoli e, probabilmente,
il modo migliore per trovarli è Google, che mediamente costa di più ma fornisce lead più profilati.

Ma un media buyer a risposta diretta non deve sapere comprare solo traffico.

Se vuoi veramente diventare un professionista altamente conteso dal mercato e per questo pagato profumatamente, devi essere in grado sia di comprare traffico su tutte le piattaforme web e che di scrivere ads che risucchino i lettori, consapevoli e non.

In pratica devi unire le skill di media buyer a quelle di copywriter.

E attenzione, questo succede anche in strutture altamente specializzate come SoLutzione, infatti è importante che un media buyer sappia scrivere ads che vadano a testare i vari angoli di attacco.

L’obiettivo è capire qual’è l’angolo migliore per poi affidarlo ad un copywriter specializzato che avrà il compito di scrivere il testo perfetto per quel tipo di ads.

È un gioco di squadra che, se fatto bene, porta sistematicamente al successo.

D’altronde il grande segreto per scalare il traffico è lo split test. Più test fai e più scali, deve diventare quasi un’ossessione perché anche quando stai pensando di testare tantissimo sappi che c’è sempre qualcuno che sta testando più di te.

Quando diventerai padrone del tuo traffico avrai un giacimento di petrolio digitale inestimabile.

Ecco perché ora stiamo vivendo una opportunità che è bene non farsi scappare.

Se vuoi scoprire come sfruttare appieno questa disciplina e padroneggiare il traffico a pagamento delle grandi piattaforme online ecco Trafficopy, il nuovo per-corso targato Solutzione che ti trasforma in un media buyer a risposta diretta.

Per oggi è tutto.

A presto,

Dr. Lutz

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Una risposta

  1. Ciao molto diretto come sempre non padroneggia molto questo settore ma mi piace seguire le tue dritte e molto complicato ma sto cercando di stare attento a ciò che mi spieghi grazie alla prossima

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